venerdì 27 gennaio 2012

Il mio primo giorno di scuola




l cielo limpido. Il mare blu. Il sole cocente. L’acqua fredda. Il sale che pizzica la pelle. Gli schiamazzi degli amici. Il paradiso in pratica. Valentina mi chiama. I miei amici mi stanno aspettando in acqua. Vado verso di loro.
-Alessia, svegliati!
-No, mamma. Altri cinque minuti…
Ecco come comincia il mio rientro a scuola. Stanca ed assonnata non faccio altro che pensare alla meravigliosa estate che mi sono lasciata alle spalle. D’estate rinasco e vivo la mia vita assaporandola, come si degusta la più buona delle bevande, fino all’ultima goccia. Ma tutto finisce, anche l’estate.
I primi giorni di scuola sono tutti allo stesso tempo simili e diversi tra di loro. Simili perché si vive sempre lo stesso brivido di eccitazione che ti scorre nelle vene, la gioia e le preoccupazioni, le domande e le speranze, pensieri che vanno e vengono e voglia di cambiare e di migliorare in continuazione. Si pensa ai professori, alle materie, ai compiti, ma soprattutto ai compagni. Ci si domanda se la classe sarà spaziosa, se si raggiungeranno votazioni alte, se si studierà molto, quale rapporto si stringerà con i compagni, se saranno gentili e simpatici o il contrario, con quali di loro si istaurerà un legame più profondo e così via. Sono differenti tra loro perché col passare del tempo si cresce e si matura, poi ci sono elementi quali i legami con i compagni, che cambiano di volta in volta, i professori che spesso sono sostituiti, il passaggio dalle elementari alle medie e poi alle superiori e così via.
Non ricordo alla perfezione tutti i miei primi giorni di scuola, anche perché non ho mai avuto una buona memoria, ma quelli più speciali sono quelli che non verranno mai cancellati dalla mia mente, come il primo giorno alle medie.
Ero curiosa ed eccitata; in classe non facevo altro che guardare i miei compagni. Li fissavo attentamente, come se avessi voluto scolpire nella mia mente i loro volti. Ero felicissima di conoscere tutti quei ragazzi, ognuno di loro mi incuriosiva ed avevo una voglia tremenda di parlare, di fare domande, di scherzare e ridere con loro. Ricordo molto bene quel giorno perché durante la ricreazione cominciai a chiacchierare con alcune mie compagne. Quel giorno fondammo tutte insieme il Fantasy Club. Eravamo unite ed inseparabili, ci vedevamo tutti i giorni a scuola e spesso e volentieri anche di pomeriggio.
L’attimo in cui vedi per la prima volta una persona è forse tra i più importanti ed indimenticabili, infatti resta impresso nella mente per sempre e ogni volta che si sfiora quel pensiero si percepisce una dolce sensazione di pace e rassicurazione, perché si pensa a quelle persone che hanno fatto parte della tua vita e si pensa a come queste ti facessero sentire sempre e comunque a proprio agio.
Ma tutto passa. Anche l’estate passa. Anche gli anni delle medie passano.
Anche gli anni delle superiori sono stati belli, ma non avevano quel tocco magico delle medie, forse perché ero più piccola ed i rapporti con i miei compagni erano diversi. Devo ammettere che alle superiori abbiamo cominciato con il piede sbagliato! non siamo riusciti a legare subito, ora però le cose stanno migliorando rapidamente.
che il prossimo sia il miglior primo giorno di scuola ma vissuto!

2 commenti:

  1. Cara Alessia,
    ho messo in pratica il tuo suggerimento: copia e incolla e... funziona!!
    Di seguito riporto l'ultima parte del testo per proporti una punteggiatura un pò diversa. Rivedi il testo e poi elimina questo commento.

    Anche gli anni delle superiori sono stati belli, ma non avevano quel tocco magico delle medie, forse perché ero più piccola ed i rapporti con i compagni erano diversi. Devo ammettere che alle superiori abbiamo cominciato col piede sbagliato! Non siamo riusciti a legare subito, ora però le cose stanno migliorando rapidamente.
    Che il prossimo sia il miglior primo giorno di scuola mai vissuto!

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  2. Grazie mille, professoressa, ho provveduto alla correzione. Spero che il tema le sia piaciuto, mi interesserebbe un suo parere a riguardo dato che vorrei migliorare.

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